LA CORDATA MARROCCU E I TIFOSI ASPETTANO, IL TEMPO STA SCADENDO!
La giornata di oggi per il Brescia Calcio si chiude nuovamente nel segno dell’attesa, delle incertezze e di una scelta che può cambiare tutto. È stato il silenzio del presidente Massimo Cellino a scandire le ore, alimentando tensione e interrogativi su un futuro appeso a un filo. Un filo da 6,7 milioni di euro: tanto ammontano le spettanze tra stipendi e contributi da versare entro il 6 giugno per garantire l’iscrizione della squadra al prossimo campionato. B o C al momento fa poca differenza se in ballo c’è la sopravvivenza.
Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, la decisione definitiva dovrebbe arrivare nella notte, pesano gli eventuali tempi tecnici del passaggio di denaro e documenti. Una notte che si preannuncia decisiva, con Cellino chiamato a un bivio: trovare accordo con Agenzia delle Entrate e cedere la società, saldare quanto dovuto e poi farsi da parte, o non pagare e condannare il Brescia al fallimento. Il tempo stringe e il conto alla rovescia è ormai iniziato da tempo ma di tempo è rimasto poco!
Nel frattempo, gli investitori guidati da Francesco Marroccu restano alla finestra. Pronti a subentrare, come lo erano ieri e come lo erano martedì. Come vi abbiamo raccontato. Ma l’assenza di un accordo (la famosa carta) con l’Agenzia delle Entrate ha complicato i piani in maniera evidente, arenando una trattativa che sembrava poter decollare già nei giorni scorsi dopo un accordo di massima raggiunto tra le parti.
Le sensazioni rimangono positive (secondo molti interlocutori ascoltati), almeno nell’ambiente vicino alla possibile nuova proprietà, ma è innegabile che la pressione sia altissima.
In un clima di grande incertezza che coinvoge anche noi, ci teniamo a precisare – con rispetto verso i lettori, tifosi e la verità dei fatti – che la nostra testata non ha mai parlato di firme già avvenute o di cessione completata. Abbiamo sempre utilizzato il condizionale, verificando le fonti e scegliendo di pubblicare poche notizie, ma corrette.
Lo dobbiamo a una passione che brucia forte e che, oggi più che mai, è messa alla prova. Brescia aspetta, con il fiato sospeso. La palla è tra i piedi di Cellino. E stavolta non c’è margine d’errore.