BRESCIA, FUMATA NERA PER LA CESSIONE

MA CELLINO CONFERMA: ”VOGLIO VENDERE, CHI PORTA I SOLDI SI PRENDE IL CLUB”

La tanto attesa svolta nella proprietà del Brescia Calcio si allontana ancora. Massimo Cellino, presidente del club dal 2017, ha manifestato la volontà di cedere la società, ma al momento non si registrano offerte concrete. La conferma arriva direttamente dal consigliere del club, Stefano Midolo: «Cellino vuole disimpegnarsi, ma servono proposte serie. Ad oggi, nessuno si è fatto avanti in modo deciso».

Una “fumata nera”, dunque, che congela le speranze di un cambio di guida per la società lombarda, reduce da stagioni difficili sia sul piano sportivo che gestionale. L’intenzione dell’attuale presidente di lasciare la guida del club non è una novità, ma finora ogni trattativa è sfumata prima ancora di entrare nel vivo.

Il tempo, però, comincia a giocare un ruolo decisivo. Con l’estate alle porte e la prossima stagione da pianificare, il rischio è che il Brescia si trovi in un limbo societario che potrebbe ostacolare la programmazione sportiva e il mercato. La permanenza di Cellino, seppur temporanea, sembra ormai legata solo all’assenza di alternative valide.

Negli ambienti vicini alla società si respira una crescente incertezza: la piazza bresciana, da sempre passionale e calorosa, attende risposte chiare sul futuro del club. I tifosi, che negli ultimi anni hanno vissuto più ombre che luci, chiedono stabilità, progettualità e, soprattutto, trasparenza.

Ma quali scenari per il futuro?

Al momento, le ipotesi sul tavolo restano aperte:

  • Prosecuzione della gestione Cellino, con un possibile ridimensionamento degli obiettivi.
  • Cessione totale, qualora emergesse un compratore solido e credibile disposto ad assumere il controllo del club.
  • Chiavi in mano alla sindaca Laura Castelletti e fine di un epoca (ipotesi apparentemente remota)

Nel frattempo, resta l’urgenza di trovare una soluzione concreta e rapida. Il rischio di arrivare impreparati alla prossima stagione è reale e, senza una guida chiara, anche la competitività sportiva potrebbe risentirne.

Il Brescia Calcio resta dunque sospeso tra presente e futuro, con una sola certezza: per uscire dall’impasse, servono fatti. E in fretta.

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