BRESCIA, INCIDENTI: SI POTEVANO PREVEDERE?

PERCHÉ LA MACCHINA DI HUARD IN UN PARCHEGGIO PUBBLICO?

Con il senno di poi facile parlare. A distanza di qualche giorno dai fatti di giovedì sera allo stadio Rigamonti tante sono le domande che ancora sono in cerva di una risposta. Molte sono ancora in sospeso sotto l’attenta lente degli inquirenti. Toccherà a loro fare luce su quanto è accaduto dal minuto 95′ della sfida di ritorno dei playout e per diverse ore dentro e fuori Mompiano.

Noi possiamo solo abbozzare alcune riflessioni, probabilmente sbagliate ma con un fondo di verità. Per prima cosa riteniamo fosse plausibile prevedere una dura contestazione nei confronti del club in caso di retrocessione. Era gia successo con il Pisa…era logico fosse ancora piu’ forte e dura.

Ci domandiamo come mai alcuni tifosi siano entrati allo stadio in curva in possesso di torce e coltelli (cosi dicono i giornali) quando in altri settori vengono fatti togliere tappi alle bottiglie, abbandonare ombrelli se piove e lasciare fuori dallo stadio oggetti di vario tipo (anche quelli dei bambini)?

Visto il clima teso potevano essere schierati sotto la Nord e sotto il settore ospiti gli agenti? Guardando le immagini la celere è entrata in campo lateralmente dopo l’invasione. Probabilmente qualcosa in più un termini di sicurezza si poteva prevedere!

Per non parlare della macchina bruciata di Huard, terzino del Brescia. Possibile non sia stato attuato un piano sicurezza per i tesserati del Brescia? Qualcuno potrebbe dire “Ma era squalificato”. Giustissimo ma si tratta per sempre di un giocatore del Brescia lasciato con la sua macchina alla merce’ dei tifosi. Chi doveva decidere? Chi ha avallato questa scelta in società?

Vedremo se queste nostre legittime domande avranno una risposta.

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