LA CULTURA DEL MOTORSPORT CHIUDE EMOZIONANDO

NELL’ULTIMA SERATA DEDIACATA ALLA 1000 MIGLIA MIX TRA PASSATO E PRESENTE

Un mix tra passato e presente ha caratterizzato l’ultima serata del ciclo di eventi del titolo “La Cultura del Motorsport”. Quattro serate dedicate al mondo dei motori bresciano con il patrocinio di Brescia-Bergamo Capitale della Cultura. La chiusura è stata dedicata alla “Favola 1000 Miglia” a quella che Enzo Ferrari ha definito “La più bella del mondo”.

Tra cenni storici dedicati alla nascita della leggendaria corsa che dal 1927 al 1957 ha tenuto a battesimo piloti leggendari ma soprattutto spaccati di storie legate alla crescita sociale e industriale del nostro paese c’è stato il racconto di chi ha vissuto quegli anni come Luciano Dal Ben e chi invece ha avuto il privilegio di correre e vincere la rievocazione storica. Al tavolo seduti accanto a Fabio Pettenò c’erano Flaminio Valseriati detto l’avvocato volante vincitore delle 1000 Miglia del 1987,1988 e 1997, Bruno Ferrari vincitore di due edizioni della 1000 Miglia nel 1995 e nel 2007, Daniele Bonetti trionfatore nel 2019 e in rappresentanza della 1000 Miglia Srl la presidente Beatrice Saottini.

Tanti gli aneddoti raccontati dagli ospiti ad unirsi al racconto di gesta eroriche come il sorpasso di Nuvolari su Varzi a fari spenti, il record del 1955 di Stirling Moss e l’edizione del 1957 con il bacio della vittoria e il bacio della morte.

Luciano Dal Ben: “Mio padre mi concedeva di andare a vedere la 1000 Miglia invece che studiare algebra” ha raccontato Dal Ben promotore con il compianto Roberto Gaburri del Ferrari Tribute: “Gli dissi: perché non mettiamo delle Ferrari davanti alle storiche? In poco tempo lui organizzo’ tutto. Alla prima edizione del tributo si iscrisse 130 vetture del cavallino”

Flaminio Valseriati: “Ho corso venti 1000 Miglia, alcune da pilota ufficiale Mercedes. Quando vinsi con la vettura di Stoccarda fui invitato ad una serata di gala e messo a sedere vicino a Stirling Moss. Stallone? Erano 1988 e non si presento’ ma siccome avevo la macchina simile attirava l’attenzione di tutti e poi facemmo uno scherzo ad una signora tedesca”.

Bruno Ferrari: “La mia vittoria del 1995 introdusse i coefficienti perche’ nessuno si aspettava che una vettura come la mia di allora potesse vincere. Fu inaspettata ma una bella emozione vincere la 1000 Miglia. Ho tentato tante volte di vincerla e alla fine ci sono riuscito nel 2007 con mio figlio al quale ho trasmesso la passione”

Daniele Bonetti: “Essere pilota ufficiale Alfa Romeo alla 1000 Miglia è qualcosa di unico e speciale considerando la storia di questa casa in questa corsa. Quel 2019 fu una grande emozione. Sentivamo di poter vincere ancora prima della partenza. Ci eravamo preparati per quello e non sbagliammo. Vincere la 1000 Miglia ti regala quell’emozione, per qualche tempo, di essere campione del mondo”.

Beatrice Saottini: “Essere presidente di una macchina così grande e di interesse internazionale è un privilegio e orgoglio. 1000 Miglia è un brand conosciuto in tutto il mondo. Lavoriamo tutto l’anno ad una manifestazione unica nel suo genere che regala sempre emozioni”.

La Cultura del Motorsport chiude così il ciclo di serate facendo incetta di consensi. Un’idea a cogliere nel segno trasmettendo la passione per il mondo dei motori.

Grazie a chi ha reso possibile tutto questo.

1000 MigliaBresciala cultura del motorsport