IL PAGELLONE DI FINE ANNO: GERMANI, PASSI INDIETRO, VOTO 5

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16 vittorie in 42 partite e un 2020 in parte da dimenticare per la Pallacanestro Brescia. Se si era salutato un 2019 in cui Vincenzo Esposito e la società avevano posto le basi per un proseguo della crescita sul campo, le aspettative, purtroppo, sono state deluse.

Dopo la qualificazione alla scorsa Coppa Italia, l’eliminazione ai quarti per mano della Fortitudo Bologna, la Leonessa è sembrata disunirsi e le cose non hanno più girato come un tempo. Subito dopo, siamo a marzo, al PalaLeonessa arrivò un’altra eliminazione, quella dagli ottavi di finale di EuroCup firmata Reyer Venezia. Sia chiaro, Brescia è stata protagonista del più alto gradino sportivo bresciano, ovvero le Top 16 di EuroCup.

Competizione che la Leonessa ha abbandonato per ultima e competizione che ha fatto calare il sipario su tutta la stagione sportiva causa pandemia da Covid-19. Con la nuova annata, sono arrivati altri protagonisti, le certezze hanno invece salutato, con i leader (Moss, Vitali e Sacchetti) pronti ad accogliere i nuovi compagni.

Al timone però nessun cambio, anzi, meritatissima riconferma per coach Esposito e il suo team. Di team parliamo, o meglio di roster, perché la nuova leonessa portava la firma del coach casertano, interpreti selezionati scrupolosamente da lui. Sul campo purtroppo non andò come sperato ed ecco che dopo un inizio di stagione da brividi, la nuova società con Mauro Ferrari ha avuto il coraggio inevitabilmente di cambiare e di puntare subito a un nome importante: Maurizio Buscaglia.

L’arrivo di Buscaglia testimonia il lavoro e soprattutto l’idea di crescita continua che caratterizza la società di patron Bonetti, con lui i risultati stanno arrivando, ma soprattutto è arrivata la voglia di vedere il Brescia e di vedere una squadra e un gruppo.

Il 2020 si è chiuso con la sconfitta al PalaSerradimigni di Sassari, sconfitta bruciante per com’è arrivata dato che la squadra bianco blu ha controllato il match fino a metà partita. Nonostante questo però, il cambio d’aria e il coach ex Trento hanno riacceso l’entusiasmo per un 2021 tutto da scrivere.

Di Alfredo Novello

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