“Esame non superato, si ripresenti la prossima sessione”. Pare di sentire un professore universitario dichiarare questo alla persona fisica del Brescia Calcio dopo il 3-1 subito contro l’Empoli. Un ko senza attenuati quello subito dalla squadra di Davide Dionigi che ferma così il suo ruolino di marcia a quattro risultati utili consecutivi.
Una sconfitta da analizzare sotto tanti punti di vista. Per prima cosa quello tattico con l’ennesimo modulo e rivoluzione di uomini a non aver giovato alla causa biancazzurra. Non è una critica, bensì una sostanziale descrizione dei fatti: Dionigi sta ancora cercando il miglior vestito da fare indossare al Brescia e per ora, complici gli impegni ravvicinati, non è stato ancora trovato.
Contro l‘Empoli è stato schierato un 3-4-2-1 inefficace in mediana dove Bisoli e Dessena sono risultati impalpabili con una trequarti inesistente nella quale Spalek e Bjarnason hanno annaspato sin dai primi minuti. Se a questo aggiungi una difesa giovane ed inesperta contro un attacco ficcante come quello dell’Empoli la somma del 3-1 è presto fatta. Senza contare che Torregrossa, schierato in questo contesto, appare un lupo solitario.
A questo si aggiungono una serie di errori e prestazioni sottotono di alcuni elementi della rosa. Da Papetti passando per Martella arrivando fino a Spalek e Mangraviti. Concedere occasioni facili ad un avversario forte come l’Empoli è come chiedere ad un bambino di non mangiare la caramella che ha in mano.
Il primo vero esame della gestione Dionigi è stato mancato e con un voto negativo. Ora non resta che ripartire e chiudere nel migliore dei modi il 2020 nella trasferta di Ferrara contro la Spal. Per il Brescia e Dionigi…un altro esame importante, questa volta da non fallire.