BRESCIA, I NUMERI DI UNA CRISI SENZA FINE

166

405′ MINUTI SENZA SEGNARE, IN CASA LA VITTORIA MANCA DA 154 GIORNI

Siamo ufficialmente in crisi! E dentro a questo vortice negativo ci siamo soprattutto noi tifosi. Perchè una squadra non perde e soffre da sola. Dietro c’è una tifoseria, una città, una piazza che piange lacrime amare per una situazione già vissuta due anni fa e che sperava di non dover mai più rivivere. Il Brescia è piombato nell’oblio più assoluto complice una struttura societaria in difficoltà in cui la proprietà probabilmente per prima non crede più al progetto tecnico.

Inspiegabile come dagli errori commessi due anni fa non si è imparato, come da una buona stagione come quella dello scorso anno non si è migliorato ma lasciato molto al fato. Ecco, la casualità sembra essere di casa in via Solferino dove dietro alla figura presidenziale sembra sgretolarsi l’intera ossatura.

Le dimissioni del Direttore Generale Luigi Micheli sono l’emblema di un assetto a cui mancano le fondamenta, una barca sul punto di affondare. Forse in pochi lo sanno ma su quella barca ci siamo tutti noi: tifosi, stampa, addetti ai lavori e come già detto una città intera.

I numeri di una crisi senza fine sono emblematici: il Brescia non vince in casa dal 30 Settembre scorso, successo 3-2 (sofferto) nel derby con la Cremonese. 154 giorni in cui i tre punti hanno disertato il campo del Rigamonti. L’attacco non segna da 405′ e quando non gonfi la rete avversaria difficilmente ottieni la vittoria. Nemmeno il ritorno in panchina di Rolando Maran, tra i meno colpevoli di questa situazione, ha sortito l’effetto sperato. Semmai c’è da chiedersi cosa ci si aspettasse da Pierpaolo Bisoli, allenatore già esonerato in stagione e capace di racimolare solo 6 punti in 7 giornate. Tempo perso! Ma dal suo ritorno Maran non ha fatto fare il salto di qualità alla squadra, complice anche alcuni infortuni importanti, su tutti quello di Galazzi ma anche l’assenza di Cistana sta pesando. 5 punti in 5 giornate con una vittoria a Carrara (sofferta), due pareggi negli scontri diretti con Salernitana e Sudtirol e due ko con Palermo e Sassuolo.

Di questo passo, senza una sterzata, la situazione potrebbe aggravarsi. Ci si appella al tifo, l’unico in grado di poter provare a sovvertire le sorti di una squadra in crisi. Per la maglia, per l’orgoglio e per una città intera che soffre a vedere una Leonessa ferita, c’è bisogno di stare vicino ai colori biancazzurri, oggi più che mai!

I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi e esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso. Accetta Leggi altro

Privacy & Cookies Policy