BRESCIA: IL FALLIMENTO DELLA GESTIONE CELLINO

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GESTIONE FALLIMENTARE SOTTO OGNI PROFILO E ASPETTO

La presidenza di Massimo Cellino al Brescia Calcio si è rivelata, senza mezzi termini, un disastro. Mai amato dalla tifoseria, Cellino ha incarnato un modello di gestione arrogante, personalistico e lontano anni luce da ciò che una piazza storica come Brescia merita. Sempre pronto a scaricare le responsabilità su allenatori, giocatori o collaboratori, non ha mai mostrato l’umiltà necessaria per assumersi colpe o per fare autocritica.

Il suo metodo? Approssimazione e improvvisazione. In pochi anni si sono succeduti decine di allenatori e dirigenti, in un caos gestionale che ha minato qualsiasi possibilità di continuità o crescita. Zero progettualità, nessuna visione a lungo termine. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una squadra allo sbando, un ambiente demotivato e un’identità calcistica completamente smarrita.

Ancora più grave è la distruzione del settore giovanile, da sempre fiore all’occhiello del club. Sotto la sua guida, è stato progressivamente abbandonato, privando il Brescia del proprio futuro.

La credibilità del club è ai minimi storici. Brescia, città di grande passione e tradizione calcistica, merita molto di più. È tempo di voltare pagina e ricostruire dalle macerie lasciate da una delle gestioni più fallimentari della sua storia.

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