BRESCIA KO AL RIGAMONTI CONTRO UN GRANDE SASSUOLO

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LE RONDINELLE PERDONO 4-2 CONTRO L’EX GROSSO. TROPPA LA DIFFERENZA EMERSA TRA LE SQUADRE

Il Brescia perde al Rigamonti contro il Sassuolo. Sconfitta dal passivo pesante per 5-2 per le rondinelle orfane di Bisoli, Galazzi, Moncini e Bianchi. Primo tempo in equlibrio con le reti in avvio di Boloca e il pareggio di Fogliata. Nella ripresa gli emiliani dilagavano con Volpato, Laurientè e Iannoni. Bjarnason rendeva un po’ meno amaro il passivo…

Nonostante le tante assenze con Bisoli, Moncini, Galazzi e Bianchi ai box il tecnico delle rondinelle Maran sceglieva di partire con il tridente: Olzer, Borrelli e Juric. Panchina per Dickmann, al suo posto Corrado. Fogliata e non Bertagnoli in mediana. Sassuolo in vantaggio al 3′. Azione insisita degli ospiti a portare tanti uomini in area di rigore. Dall’esterno la palla finiva al centro per Boloca, colpevolmente solo, abile a trafiggere in diagonale Lezzerini. Il Brescia faticava a reagire. Il solo Borrelli si spronava per cercare di dare la scossa. Un colpo di testa dell’attaccante al 20′ provava a suonare la sveglia. Ed infatti, un minuto dopo Fogliata trovava il gol del pareggio anticipando Boloca e insaccando al volo di destro. Il gol dava vigore alla manovra del Brescia. Biancazzurri vicini al gol con un gran tiro di Juric di poco a lato. Ma c’era da soffrire sulle ripartenze e la velocità degli avanti neroverdi. Alla mezz’ora bolide di Laurientè e parata di Lezzerini che rispondeva presente anche su Laurienté. Fortunato era Moldovan su colpo di testa di Borrelli da distanza ravvicinata.

La ripresa di apriva con il cambuio BolovaObiang ma soprattutto con un devastante uno-due per le sorti dell’incontro. 2-1 del Sassuolo grazie alla magia di Volpato, conclusione a giro di mancino a pescare il sette. Tris servito da Laurienté sull’ennesima ripartenza degli uomini di Grosso. Girandola di cambi con l’esordio di Buhagiar in maglia biancazzurra. Nel finale arrivava il poker del Sassuolo con Iannoni su assistenza di Domenico Berardi. A rendere meno amaro il passivo per le rondinelle arrivava il colpo di testa di Bjarnason per il 4-2.

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