BJARNASON DICE ADDIO ALLE RONDINELLE MA NON AL CALCIO
Oggi il Brescia saluta un guerriero silenzioso, un professionista esemplare, un uomo che ha fatto della dedizione e della passione il filo conduttore di una carriera lunga, intensa e ricca di significato. Birkir Bjarnason, l’eroe biondo d’Islanda, ha deciso di salutare il Brescia per la scadenza del contratto.
Nato a Akureyri, cresciuto calcisticamente tra Norvegia, Belgio, Italia, Svizzera, Inghilterra e Qatar, Birkir ha incarnato ovunque lo spirito nordico fatto di tenacia, grinta e spirito di sacrificio. Ma è con la maglia dell’Islanda che ha scritto alcune delle pagine più emozionanti della sua carriera, diventando uno dei simboli di una generazione irripetibile. Storico il suo gol contro il Portogallo a Euro 2016, nella favolosa cavalcata islandese che ha ispirato milioni di appassionati in tutto il mondo.
In Italia ha lasciato un’impronta speciale. Indimenticato tra le fila del Pescara di Zeman, dove il suo dinamismo e la sua corsa lo hanno reso protagonista di una promozione memorabile. Poi le esperienze a Sampdoria, Torino, ma soprattutto l’ultima, dal sapore romantico: quella con il Brescia.
Proprio lì, dove tanti avrebbero mollato, Birkir ha scritto un altro capitolo da calciatore con la consueta eleganza e abnegazione. Ha guidato il Brescia verso una salvezza sofferta, ma conquistata con il cuore, lasciando il campo tra gli applausi di chi ha riconosciuto in lui un esempio vero, senza fronzoli.
Non tutti i calciatori diventano leggende, ma alcuni entrano nel cuore per ciò che rappresentano. Birkir Bjarnason è uno di questi. Un professionista mai sopra le righe, un capitano silenzioso, un simbolo di serietà.
Grazie di tutto, Vikingo. In bocca al lupo
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