ZANETTI: UN ERRORE NON PUO’ MACCHIARE UNA CARRIERA

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EVIDENTE IL GRAVE DANNO EFFETTUATO MA NON E’ CORRETTO PARLARE DI ANTISPORTIVITA’

Lorenzo Zanetti non può essere descritto per quello che non è. Noi di Bresciasport.net lo conosciamo come persona e come pilota e lo stimiamo. Nella sua carriera è sempre stato un driver leale, corretto e responsabile. Una carriera contraddistinta da episodi molto particolari e difficili che forse oggi, chi lo critica, in pochi ricordano. Primo tra tutti lo sfortunato incidente costato la vita al pilota Andrea Antonelli nello sfortunato Gran Premio di Mosca nel mondiale Supersport. Solo Lorenzo sa cosa ha provato e cosa tutt’ora prova dentro per quell’episodio, convivere con un fardello così pesante! E ancora il gravissimo infortunio dello scorso anno a Misano nel quale ha seriamente rischiato di chiudere la carriera. Perforazione della milza e rottura di un paio di costole. L’operazione in ospedale, la lunga e faticosa riabilitazione….No, questo non può essere dimenticato per una manovra sbagliata. Quello che è accaduto nell’ultima gara del Campionato Italiano Velocità è sotto gli occhi di tutti. Un errore, grave, ad aver danneggiato un diretto avversario. Ma non ce la sentiamo di vedere oltre a quanto la pista a raccontato, di etichettare un bravo ragazzo, padre di famiglia e amante dei valori dello sport per quello che non è. Nel motorsport errori di questo tipo purtroppo capitano e sono all’ordine del giorno. In macchina o in moto si corre per la gloria, l’adrenalina può giocare brutti scherzi ma non va mai mescolata all’antisportività. Questo noi non lo consideriamo.

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