BRESCIA: IL RICORDO DI GUIDO SETTEMBRINO

433

Il 10 agosto 2006, a 60 anni, ci lasciava Guido Settembrino. Un nome il suo, che nel mondo del calcio ha un significato importante e che nel calcio moderno sarebbe il sinonimo di talent-scout. Una vita da allenatore, a livello giovanile, con la capacità di scoprire talenti di primissima levatura e di intuizioni geniali nella loro crescita e trasformazione da giovani atleti a giocatori professionisti. I nomi dei campioni scoperti da Guido Settembrino fanno venire la pelle d’oca se si pensa ai fratelli Franco e Giuseppe Baresi o a Gianluca Vialli. Appese presto le scarpe al chiodo, Settembrino ha iniziato da subito – e con successo – l’attività di allenatore/scopritore di talenti. Dall’Aurora Travagliato passa alla Cremonese e poi all’Ospitaletto di Gino Corioni che porta in serie C2. Approda al Brescia: stagione 83/4 c’è la prima squadra da traghettare alla salvezza prima dell’era Pasinato, e poi 6 anni nel settore giovanile. Corini, Bortolotti, Caliari, Luzardi, crescono nelle sue annate. Seguono stagioni in provincia fino al ritorno al suo Brescia nel 1999. Talento puro, uno di quelli che oggi servirebbero al calcio italiano.

I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi e esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso. Accetta Leggi altro

Privacy & Cookies Policy