BRESCIA-REGGIANA, LE PAGELLE DI CALCIO TECNIKO

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Tornano le pagelle di Nicola Silvestri. L’ex calciatore professionista e creatore della Calcio TecNiko Accademy ha analizzato la prestazione delle rondinelle contro la Reggiana. Ecco i suoi voti!

JORONEN 6 – SICUREZZA
Se Alvini pensava di presentarsi al Rigamonti e di impensierire il portiere del Brescia con continui cross velleitari e rare conclusioni nello specchio della porta, probabilmente non ha visionato a dovere le precedenti partite delle Rondinelle. Mai chiamato in causa per almeno 30 minuti, Jesse effettua un paio di interventi in uscita alta nella prima frazione e altrettanti in uscita bassa nel secondo tempo. Nulla può fare, se pur ben posizionato sul primo palo, al gol del momentaneo pareggio reggiano.

SABELLI 6 – AGITATO
Il terzino romano, anima carismatica della squadra gioca una partita a due
facce. Un primo tempo nervoso, dove tocca meno palloni del solito e
nonostante l’atteggiamento iniziale della squadra gli consente di operare spesso e volentieri 10/15 metri più avanzato sulla sua fascia di competenza, non riesce a mostrare il suo calcio fatto di passaggi corti e sovrapposizioni. Si fa ammonire ingenuamente a metà primo tempo. Al 29’ è lezioso e regala una conclusione agli avversari. Complice con Dessena di un errore grossolano, fermandosi su presunto fischio dell’arbitro, mai avvenuto, lasciandosi “scappare” Radrezza che trafigge Joronen. Cresce nel secondo tempo quando glia altri sono in debito di ossigeno ma da lui ci aspettiamo una gestione della gara più matura.

PAPETTI 6,5 – RITROVATO
Il difensore fresco di rinnovo fino al 2022 con la società bresciana, torna fra i titolari e conferma ciò che di buono si dice e si spera per il suo futuro. Fisico, aggressivo e concentrato. Occupa bene per tutto l’arco della gara la posizione di centrale difensivo di destra. Bene anche quando viene chiamato in causa a sviluppare da dietro l’azione, non proprio un marchio di fabbrica. Giocatore che può diventare sempre più prezioso per l’economia della squadra.

MANGRAVITI 6 – ELEMENTARE
Proposto in una posizione nuova per lui, ovvero come centrale nella difesa a 3 di Dionigi. Svolge i suoi compiti senza particolari sbavature e senza
commettere errori grossolani. Devono passare da lui i “primi” palloni per il
possesso palla del Brescia, spesso succede ma non con enorme continuità.Le
palle alte non sono di sua competenza, raddoppia bene quando i suoi compagni (più marcatori di lui )si occupano di attaccare gli avversari. Rappresenta sempre più un jolly difensivo.

MATEJU 6,5 – CERTEZZA
Il difensore ceco, per ora, è stato il giocatore maggiormente utilizzato nella
retroguardia di Dionigi. Si posiziona come centrale a sinistra e compone con
Mangraviti dietro e Martella in posizione più avanzata, la catena di sinistra.Pulito e lucido nel raddoppiare e gestire la palla una volta conquistata. Spesso nell’arco della prima frazione è coraggioso e propositivo nello staccarsi e ad alzare il suo baricentro di azione sulla corsia alta sinistra trovando però poca fortuna. Giocatore in fiducia che in questo momento rappresenta una sicurezza e un punto fermo negli schemi dell’allenatore.

MARTELLA 5,5 – BLOCCATO
Corsa e tecnica le sue doti, meno la posizione e la marcatura stretta
sull’avversario di giornata. Se il terzino siciliano, come nella partita appena
conclusa, si preoccupa di contenere e di schermare il giocatore opposto a lui
diventa poco influente e non offre di certo una prestazione al massimo delle sue possibilità. Forse complice proprio l’atteggiamento più avanzato della squadra, invece che premiarlo, lo penalizza, in quanto il laterale lascia intendere l’idea che probabilmente per vedere le sue sgroppate e i suoi conseguenti cross ha bisogno di più metri di progressione a disposizione. Impreciso anche nei fraseggi, a parte due cross nella seconda frazione di gara non lascia il segno.

JAGIELLO 7 – DECISIVO
Tocca al giocatore polacco sostituire nella posizione di mediano davanti alla
difesa lo squalificato Van De Looi. Le caratteristiche sono diverse ma i
risultato finale positivo e convincente. L’ex giocatore del Genoa è decisivo
nelle occasioni del gol di Torregrossa, dove offre un assist al bacio su calcio di punizione laterale, per poi capitalizzare, complice una deviazione della barriera della reggiana che sigla il 2 a 1 per i padroni di casa. Incaricato di schermare e marcare praticamente a uomo i centrocampista avversario Rossi, quando è chiamato in causa in possesso palla è lui che prova a illuminare il gioco, anche se non sempre la manovra e i movimenti della squadra senza palla lo aiutano a smistare i palloni ricevuti in serenità. Forse sostituito troppo presto per Bjarnason al minuto 55, non trattiene una smorfia di non gradimento quando si siede in panchina.

BISOLI 6,5 – AMULETO
Per ora le regola è che quando il capitano scende in campo il Brescia non perde mai. Anche in questa occasione il tutto viene confermato da una vittoria che significa un notevole passo avanti in termini mentali e pratici per la classifica. Rientrato dopo alcune defezioni Dimitri, anche se non ha ancora una condizione fisica importante riesce sempre ad essere positivo e prezioso. Gioca semplice e da giocatore maturo non vuole strafare. Si preoccupa per lo più di marcare le mezzali avversarie e superarlo è sempre un compito arduo. Il reparto di centrocampo sembra essere sempre più la zona dove il Brescia può stare particolarmente tranquillo.

DESSENA 6,5 – COMANDANTE
Presenza pesante e avversario particolarmente difficile da superare
Quando Daniele trova il suo equilibrio fisico e di posizione qualsiasi allenatore lo vorrebbe nel suo centrocampo a 3. Il suo compito è di essere l’ago della bilancia tattica della squadra e chiamare al pressing alto in fase di non possesso palla e di abbassarsi per consentire a terzini e a volte anche a Mateju e Papetti di alzarsi, diventando a tutti gli effetti un difensore aggiunto. Nel secondo tempo, quando tutti dimostrano di aver finito presto corsa tenuta fisica, recupera diversi palloni vaganti che consentono alla squadra di ripartire pericolosamente.

TORREGROSSA 7 – MATTATORE
Finalmente lo vediamo sul taccuino dei marcatori. Ci entra sbloccando s
punizione laterale di Jagiello e anticipando il difensore avversario, con un
tocco semplice ma efficace di testa e portando la squadra in vantaggio. Cè poco da fare, quando Ernesto è visibile e la palla può arrivare a lui ne beneficia l’intera squadra. Sa gestire l’azione e valorizzare le entrate in area dei compagni, sa fraseggiare e sa concludere. Tutte le retroguardie della categoria lo temono particolarmente e probabilmente meriterebbe di salire in serie A. L’augurio per lui è quello, ma se il Brescia può ambire ad un ulteriore salto di qualità la sua presenza e la sua centralità sono in questo momento essenziali.

SPALEK 5 – GIROVAGO
Esterno destro? Esterno sinistro? Trequartista o seconda punta
Difficile dire con certezza dove il giocatore, determinante nelle precedenti
partite possa ricoprire, per le sue caratteristiche, la posizione migliore. Ieri da seconda punta aveva il compito di “muovere” la retroguardia avversaria e consentire palle giocabili e pulite al compagno di reparto. Si muove molto ma è altrettanto impreciso e poco efficace in possesso. Perde più di un pallone pericoloso nella zona nevralgica del campo. Non lascia certamente il segno.


RAGUSA 6 1⁄2 PUNGENTE: Entra al 62’ e rileva Bisoli. Si prende la scena del terzo gol e sancisce cosi la vittoria delle rondinelle. Difficile capire come un giocatore della sua qualità epeso non sia partito titolare in un ruolo che può esaltare e divertire come quello della seconda punta a ridosso della prima. La sensazione è che a Pescara ci sarà la concreta possibilità di vederlo proprio in questi panni.

BJARNASON 6 1⁄2 RITROVATO
L’islandese rileva Jagiello, le caratteristiche rispetto al polacco sono diverse madimostra di essere un giocatore sempre più ritrovato e propositivo. Qualchepiccola imprecisione, ma è ancora lui a far ripartire l’azione che vede Ragusasegnare il terzo gol. Dionigi conosce bene le sue caratteristiche fisiche e la suapresenza in campo da titolare o subentrante è sempre più frequente.

LABOJKO 6,5 – PREZIOSO
Buono l’impatto quando viene chiamato in causa del centrocampista. Si
posiziona mezzala con Dessena e Bjarnason e dialoga molto bene in più di un occasione con i compagni Sabelli e Ragusa. Intelligente tatticamente, altra pedina di sicura affidabilità per il tecnico emiliano.

AYE’ 6 POSITIVO
Buono il subentro dell’attaccante, che rispetto alle partite precedenti partit
tiene più palla e subisce fallo facendo rifiatare la squadra. In una ripartenza è preciso a servire Ragusa, anche se poi l’azione finisce in nulla di fatto. Complice il risultato fin qui maturato, la sua presenza risulta comunque positiva.

VERZENI S.V.
subentra nei minuti finali, tocca un paio di palloni di facile lettura.

DIONIGI 6,5 – COMUNICATORE
Prepara la partita in modo particolarmente aggressivo, bravo nella
gestione dei cambi e nella continua comunicazione alla squadra. La
partita non rispecchia certamente la fotocopia del match con la
Salernitana ,ma ora la squadra ha bisogno di punti e il risultato è
insindacabile. 7 punti in 3 partite, se nell’aria è cambiato qualcosa va
dato merito all’ex ascoli. Ora avanti tutta.

Di Nicola Silvestri

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