BRESCIA-VICENZA: LE PAGELLE DI CALCIO TECNIKO

319

JORONEN 5 ½ INFILATO

Decisamente poche volte, probabilmente l’unica per ora, è capitato di vedere il portiere finlandese non all’altezza della situazione e del numero di maglia che indossa. Che la fase difensiva della squadra non lo protegga e lo “lascia” spesso e volentieri da solo a controbattere le offensive avversarie, non è di certo una novità. Ma vedere il nostro estremo difensore ,prendere, a seguito di un’uscita a vuoto il secondo gol dei vicentini, rappresenta la sintesi della partita appena disputata. Qualche intervento di routine, ma non basta per affrontare un Vicenza arrivato umilmente al Rigamonti dimostrando per tutto l’arco della gara più fame e più temperamento dei padroni di casa.

PAPETTI 5 ½ NEMO..

Un pesce fuor d’acqua, posizione e compiti che gli affida all’ultimo minuto l’allenatore, a seguito del forfait in riscaldamento di Chancellor, non sembrano a ragion veduta essere esattamente le caratteristiche di Andrea. Finchè si tratta di appoggiarsi ai compagni di reparto e fraseggiare a 5 metri con compagni il problema non sussiste, diventa enorme invece quando ha il compito di alzare la testa e pescare fra i reparti. La posizione di ultimo arretrato in una difesa a 3 comporta visione di gioco e una buona tecnica in fase di costruzione. Solito errore di irruenza e inesperienza quando sale alto per andare in anticipo sulla finta di Da Riva, viene facilmente saltato e consente all’attaccante vicentino di concludere l’azione e di siglare la prima rete.

MANGRAVITI 5 ½ LEGGERINO

Massimiliano nonostante tutto sta collezionando diverse presenze da titolare e da subentrante. Dionigi e società dimostrano di puntare sul ragazzo, ma l’impressione è che non siano totalmente convinti del ruolo che il jolly difensivo possa ricoprire per esprimere le sue qualità. Fraseggio veloce e preciso ma spesso scontato e poco utile. Marcatura spesso nulla e raddoppi non sempre impeccabili. Lui e Papetti sono giovani che il Brescia deve aspettare e far crescere, ma in queste situazioni e senza un reale leader a guidarli, rischiano come in quest’occasione di fare decisamente brutta figura.

MATEJU 5 NERVOSO

Anche per il giocatore ceco, la partita con il Vicenza rappresenta la sua peggior apparizione. Molto ansioso e falloso, sopratutto quando sale nella zona del centrocampo e cerca sistematicamente l’anticipo incappando in falli evitabili, dove l’avversario schiena alla porta e in quella posizione di campo risulta spesso innocuo. Tornerà mai nel ruolo di laterale in questa stagione? Domanda da sottoporre all’allenatore ma al di là della posizione, finora quello che ha contraddistinto il giocatore sono state intelligenza tattica e di posizionamento. Qualità che contro la squadra, ben allenata da Mimmo Di Carlo, sembrano totalmente mancare al numero 3 delle Rondinelle.

MARTELLA 5 ½ DIFENSORE AGGIUNTO

Paradossalmente leggermente più ispirato in fase di appoggio all’azione, nonostante la sua partecipazione e la sua proposta restino ,anche in questa gara, poco funzionali e incostanti. Quando si tratta di difendere e di “correre all’indietro” Bruno non si risparmia ma lascia sempre spazio e tempo agli avversari di poterlo puntare facilmente e con pericolosità. Come nell’azione del terzo gol degli ospiti, quando a seguito di un calcio d’angolo a favore si trova insieme ad altri tre compagni a retrocedere velocemente verso la porta di Joronen, cercando invano di controbattere Rigoni e compagni.

RAGUSA 5 CHI L’HA VISTO!!

Scelto velocemente, a seguito del secondo infortunio di serata in riscaldamento, che vede Sabelli doversi fermare ai box, Antonino è chiamato a ricoprire lo stesso identico ruolo che solitamente compete al pendolino romano. Peccato che le caratteristiche e le capacità, indiscusse del giocatore, non si sposino con la richiesta e la duttilità tattica e fisica che richiede questo delicato ruolo. Sistematicamente fuori posizione, sia in possesso palla che senza, mai prezioso per la squadra e mai libero di poter sfruttare le qualità che bene aveva fatto intendere nella gara di Reggio Calabria. Tutta colpa del giocatore o qualcosa nella valutazione globale della gara è scappata allo staff di Dionigi?

VAN DE LOOI 5 ½ OSCURATO

Perennemente marcato a uomo e quasi annullato, in fase di costruzione dal capitano del Vicenza Giacomelli. Che di Carlo abbia preparato minuziosamente i suoi ragazzi nel lavoro di pressing e copertura è fuori discussione, ma la verità è che quando questo succede (vedi gara con l’Empoli) l’olandese e compagni di reparto in campo non riescono a trovare contromisure da adottare. Purtroppo ancora lontano dall’idea di regista e di brillantezza che noi tutti ci auguravamo di rivedere dopo la partita con la Salernitana.

JAGIELLO 5 ½ SCARICO

In questa gara, il polacco poteva potenzialmente essere uno dei pochi che prendeva in mano il pallino del gioco e delle verticalizzazioni. Nulla di ciò si è vista e la conclusione, velleitaria dai 25 metri nella metà del secondo tempo è l’emblema della sua partita. Poco coraggio e fraseggio all’indietro non possono essere le basi del giocatore che abbiamo visto e ammirato qualche giorno fa a Ferrara.

BISOLI 5 IMPRODUTTIVO

Se Illuzzi da Molfetta avesse fischiato rigore ai danni di Dimitri nella seconda frazione di gara, il giocatore avrebbe solamente confermato la sua recente capacità di procurarsi il fallo dagli undici metri. Purtroppo non è accaduto, ma al di là di quest’aspetto anche il capitano viene per tutto l’arco della gara, sistematicamente pressato e messo in grande difficoltà. Un paio di avanzate con conseguenti cross contribuiscono poco alla manovra e al peso della squadra. Resta comunque e nonostante non abbia brillato nell’ultimo periodo, una pedina fondamentale a cui fare sicuro affidamento.

DONNARUMMA 5 LONTANO

Appena Dazn ha dato la formazione ufficiale, in molti hanno esultato nel rivedere la coppia d’attacco AD9 e ET11.

Due giocatori tra i più pericolosi della cadetteria che si amalgamano benissimo insieme. In realtà questa novità non è affatto bastata per scardinare la difesa vicentina, anzi è servita da stimolo proprio agli avversari. Vero e indiscusso il fatto che i due giocatori non sono mai stati serviti a dovere e con capacità dai centrocampisti e esterni, ma altrettanto vero che le poche volte in cui Alfredo è riuscito ad entrare in possesso di palla è risultato prevedibile e impreciso, come il tapin su assist di Martella che il bomber bresciano in altre occasioni è abituato a sfruttare.

TORREGROSSA 5 TESTARDO

Caschetto da Rugby e tacchetti in ferro l’assetto con cui scende in campo l’attaccante italo-venezuelano. Ma per suonare la carica e invertire la rotta in questa partita forse non bastava neanche la Haka, la storica esibizione degli All Blacks che serve ad intimorire l’avversario. Ernesto semplicemente non riesce ad essere il giocatore che ha rappresentato fino a qui la valvola di sfogo e la risposta alle preghiere dei tifosi. Nervoso, egoista e perennemente marcato per lui una prova decisamente incolore e in difficoltà sia tecnicamente che fisicamente.

LABOJKO 5 ½ IMPALPABILE

Non era certo il giocatore polacco che poteva rappresentare una valvola di sfogo per invertire risultato e atteggiamento delle Rondinelle. Entra si mette a disposizione come al solito e sostituisce un Van De Looi mai in gara. Giocatore comunque duttile e prezioso in termini di sacrificio e abnegazione.

SPALEK 5 ½ VOLENTEROSO

Lo slovacco rileva Ragusa al 59’. probabilmente più adatto a ricoprire questo ruolo del compagno siciliano, dove corsa e polmoni sono imprescindibili. Resta comunque improduttivo, anche se si procura un rigore, ingiustamente non fischiato, calciando in porta di prima intenzione su precedente respinta della difesa avversaria.

AYE’ S.V.

Sostituisce Donnarumma al minuto 76. Non rappresenta per Dionigi ne l’uomo assist di Ferrara né il talismano di giornata.

BJARNASON 5 ½ PREDICATORE NEL DESERTO

L’islandese fin dal primo minuto della sua entrata in campo cerca in tutti i modi, anche in maniera vistosa nell’occasione in cui si rende protagonista di un rimprovero ai compagni, di suonare la carica per far finire degnamente alla squadra la gara. Fisicamente motivato ma tecnicamente impreciso anche lui, che aveva risolto la precedente gara.

DIONIGI 5 INGIUSTIFICABILE

Decisamente insufficente il voto e l’immagine di tutta la squadra. Non può “salvarsi” di certo il tecnico emiliano, che può avere l’unica scusante di dover sostituire in meno di 5 minuti due giocatori reduci da infortunio nel riscaldamento. Resta il fatto che l’ assetto, il modulo e l’atteggiamento si rivelano completamente inadatti ad affrontare una rivale che si presenta umilmente e torna a casa con risultato pieno. Certamente è ora di riposare fisicamente e di lavorare con maggior continuità in allenamento, ma il lavoro imminente che aspetta Dionigi , a mio parere non è solo incentrato ad irrobustire la fase difensiva peggiore, dati alla mano di tutta Europa, ma a maggior ragione a dare una vera impronta tecnico/tattica e un impianto di gioco all’altezza delle aspettative della rosa e dei suoi interpreti.

Di Nicola Silvestri – Calcio TecNiko Academy

I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi e esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso. Accetta Leggi altro

Privacy & Cookies Policy