DELNERI: “TROPPO NERVOSISMO MA NON SONO PREOCCUPATO”

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Non fa drammi per la sconfitta subita conto il Lecco per 1-0. Luigi Delneri si sofferma soprattutto a valutare il nervosismo palesato dalla propria squadra contro un avversario di categoria inferiore. Queste le parole del tecnico di Aquileia al termine del match di ieri

Era la quarta partita che disputavamo in pochi giorni. Ciò che è emerso è la necessità di migliorare la condizione. Contro il Lecco abbiamo provato per la prima volta dopo tanto tempo la coppia Torregrossa e Donnarumma, era necessario giocassero insieme. La sconfitta? Dovevamo essere più sereni. E’ stata una partita intensa e maschia. Se non sei attento subito non è facile rimetterti in carreggiata”.

La partita? Abbiamo speso molto. Qualcuno è uscito acciaccato come Papetti e Chancellor. Non tutto è da buttare: le indicazioni sono buone nonostante abbiamo lavorato un mese a singhiozzo. Dobbiamo collaborare per creare qualcosa di buono“.

“Ritiro? I primi 7 giorni abbiamo lavorato con 12 giocatori. Dei problemi ci sono, inutile nascondersi. Dobbiamo fare le cose fatte bene per essere pronti per sabato. C’è molto da migliorare. Ho messo in campo una formazione mista. Sabato giocherà chi è maggiormente in condizione”.

Sabelli? Abbiamo altri giocatori che possono fare quel ruolo. Mateju e Semprini. Se segui il regolamento pagherà a caro prezzo il suo comportamento“.

Mi fa piacere il rientro di Cistana. Questo è un punto di partenza positivo. Davanti dobbiamo aspettare la miglior condizione di Torregrossa e Donnarumma. Devono essere sereni quando giocano”.

Dobbiamo dimenticare lo scorso anno. Come il Lecco ne troveremo tante di squadre in campionato con questa tempra. Dobbiamo abituarci. Devi combattere ad armi pari. Per vincere serve la qualità. Campionato non facile ma non sono preoccupato“.

Rosa? Non siamo numericamente a posto. Bisogna affrontare il campionato con un approccio diverso. Il nervosismo non possiamo permettercelo”.

“Mercato? Non so quanto incide sul nervosismo. Il mercato deve essere chiuso prima. Dare serenità all’ambiente. Finire il 5 ottobre è troppo lontano. Labojko? Dobbiamo inserirlo nel migliore dei modi come Van de Looi”.

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