IL LOCKDOWN DELLO SPORT, A CHE PRO???

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Lo premetto. Sò già che ci sarà chi insorgerà di fronte a questo mio modo di pensare.

Tra tutte le discutibili misure anticovid, il comitato tecnico scientifico (stà entità che la gà en po’ rumpìt i c….)ha deciso di dare uno stop a tutta l’attività sportiva giovanile e dilettantistica.

Una misura, come tante, motivata dal solito al lupo al lupo, che mi fa tanto triste.

Lo sport competitivo è praticato soprattutto da gnari, li aiuta a crescere e a mantenersi in salute ed oggi ancor di più, li aiuta a ossigenare il sangue dopo una giornata a scuola o di lavoro con la mascherina.

Giovani che nonostante i cacciatori di untori vedano come la causa di tutti i mali, non affollano le terapie intensive, anzi. Ho sentito di centinaia di casi di positività di atleti professionisti sbandierati a quattro venti da tutte le testate, ma mai uno, dico uno di questi è finito in ospedale. Emblematica è l’immagine di Ibra sul tapis roulant positivo a casa ad allenarsi, o le febbriciattole di Pellegrini e Valentino Rossi…con bollettini medici diffusi per giorni, come se 37 e mezzo di febbre non l’avessero mai avuta in vita loro…

Lo so i detrattori ora diranno, si, però … i giovani si assemblano…possono contagiarsi e poi contagiare i più anziani.

Ma non è forse vero che grazie ad un fisico sano, ad un sangue più ossigenato si riducono i rischi di contagio di TUTTE le malattie?

Colora il tuo Natale di biancoazzurro!

E allora?

Perchè questa cosa non è stata messa sul piatto, quando si tratta di prendere decisioni?

Un vecchio adagio dice che prevenire è meglio che curare…la funzione preventiva dello sport sulle malattie è arcinota.

Lo sport si svolge all’ aperto o in spazi ampi. I protocolli c’erano e ci sono, così come la responsabilità delle società sportive che sino a prima di questo reiterato lockdown avevano fatto i miracoli per cercare di riportare i ragazzi sui campi e nelle palestre.

E invece no, dalle sedie della politica si ferma tutto. E’ la soluzione più facile, quella fatta per evitare qualsiasi responsabilità, quella politically correct, quella da dare in pasto ad un opinione pubblica sempre affamata di colpevoli.

Ed allora complimenti ai nostri amministratori, che ancora una volta scelgono di svincolarsi da ogni responsabilità, augurandoci che qualcuno dall’ alto veda e provveda…io mi sono rotto i C…

A cura della redaizone di Bresciasport.net

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