REGGIANA-BRESCIA: LE PAGELLE DI CALCIO TECNIKO

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JORONEN 6 ½ MARINES

Si presenta al Mapei Stadium con un taglio da soldato americano e la voglia (sempre dimostrata) di fare fino in fondo il proprio dovere. Il suo primo intervento lo effettua al minuto 31 del primo tempo a seguito di un traversone pericoloso dalla sinistra. Minuto 46simo, calcio d’angolo granata dalla sua destra ribatte un colpo di testa ma nulla può fare sul tiro conseguente di Zampano che è più lesto di Martella e Bjarnason e sigla il pareggio. Si procura un giallo ad un minuto dalla fine del tempo regolamentare per aver atteso troppo al momento del rinvio. La sua presa al 94simo faceva pregustare il sapore dell’ennesima vittoria, ma la beffa è dietro l’angolo e all’ultimo respiro la Reggiana è brava e fortunata(azione in netto fuorigioco) a pareggiare con un tapin di Varone a un metro dalla porta.

MATEJU 6 ½ ILLUSIONISTA

Rientra in campo da titolare dopo diverse partite, dove un po’ inspiegabilmente viene “accantonato” per scelta tecnica. Nazionale della Repubblica ceca e jolly indiscusso della difesa bresciana, contro la Reggiana il Brescia ritrova un giocatore motivato e sempre pronto a dare il proprio contributo. La sua partenza è viziata da un errore al sesto minuto dove a causa di un disimpegno errato permette al laterale granata di entrare pericolosamente in area. Alcuni errori di impostazione da parte sua ma tutto sommato la sua prova decisamente positiva. Illude letteralmente compagni e tifosi quando a seguito di un azione ben manovrata dalla sinistra raccoglie il cross di Martella, anticipa il difensore avversario toccando la palla con il destro e con il sinistro, buca  la porta difesa da Venturi.

CISTANA 6  FRETTOLOSO

La scorsa settimana Perinetti l’ha elogiato definendolo “patrimonio italiano” e Andrea nell’immediato l’ha nettamente ripagato segnando e regalando una prestazione particolarmente positiva con il Pordenone. Quella del Mapei Stadium è chiaramente una partita diversa contro un avversario assetato di punti che sosta da parecchio tempo nelle zone basse della classifica. Rivediamo a tratti il giocatore che si era visto a Salerno. Frettoloso nelle giocate e più impreciso del solito. Detto ciò non si può dimenticare come il rientro del giocatore abbia completamente cambiato, in positivo, un assetto difensivo globale della squadra fin a quel punto decisamente carente. Esce acciaccato al minuto 62 per presunto problema muscolare lasciando spazio al compagno Papetti.

MANGRAVITI 5 ½ IBRIDO

Riproposto, un po’ a sorpresa dall’allenatore, che lo preferisce al venezuelano, Massimiliano forma insieme a Cistana la coppia di centrali difensivi che aveva ben figurato nella vittoria interna con il Pordenone. Alterna chiusure e diagonali di buona fattura ad atteggiamenti difensivi(comprese mancate marcature) che poco si addicono alle caratteristiche di un vero centrale difensivo. Pecca, come tutto il reparto difensivo sulle situazioni di palla inattiva dove si vede spesso e volentieri i giocatori della Reggiana arrivare ad impattare prima sulla palla.

MARTELLA 6 ½ PENDOLINO

Giocatore completamente ritrovato. Macina chilometri e le sue proposte risultano matematicamente interessanti per l’inserimento di centrocampisti e laterali opposti. Da manuale l’azione e il cross che arriva direttamente dai suoi piedi per il vantaggio firmato da Mateju, a seguito di una sovrapposizione di 60 metri del siciliano che ricevuta palla da Pajac con i giusti tempi, scodella direttamente in area piccola facendo esplodere di gioia la panchina delle rondinelle. Qualche responsabilità sul posizionamento errato al gol del momentaneo pareggio di Zampano, non toglie al laterale siciliano un’ulteriore ottima prestazione e la consapevolezza per il tecnico di aver ritrovato un giocatore positivo e propositivo.


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LABOJKO 5 ½ COMPITINO

Dopo la gioia personale nella bella vittoria del Rigamonti di pochi giorni fa, dove il giocatore polacco firma il suo primo gol in stagione, Clotet decide di renderlo ulteriormente partecipe schierandolo titolare al posto di Van De Looi nel cuore del centrocampo bresciano. Il polacco ha decisamente altre caratteristiche rispetto all’olandese, Più “difensore” e meno costruttore. Motivo per cui probabilmente il tecnico gli ha affidato compiti di copertura nei confronti di uno dei giocatori avversari più pericolosi che transita nella zona nevralgica del campo. Il numero 21 deve limitare l’altro numero 21, ovvero Radrezza, a lungo corteggiato in fase di mercato invernale dal Brescia. Per il resto giocate semplici e poche verticalizzazioni contraddistinguono la prestazione del centrocampista.

BJRNASON 6 VICHINGO

Nonostante la brutta distorsione che rimedia, in solitaria, l’islandese è ormai indiscutibilmente uno dei riferimenti principali di squadra e centrocampo. Clotet ha spesso variato il suo impiego in diverse posizioni del campo ritenendo il giocatore in grado di compiere ottime prestazioni. Anche contro la Reggiana non mancano da parte sua sacrificio e esempio per i compagni. Leggermente meno preciso delle precedenti partite quando comunque entra in possesso e dialoga con compagni le sue giocate non sono mai banali. Vedi l’azione del vantaggio bresciano dove arrivato palla al piede in zona centrale fuori area, finta il calcio di sinistro e con lo stesso piede si inventa un filtrante,  tanto semplice quanto efficace dove poi Ragusa sponda per il francese che insacca. Rimedia un giallo al minuto 25 del secondo tempo, lascia il campo acciaccato per Van De Looi.

NDOJ 5 ½ SACRIFICATO

Dura un tempo la sua personale prestazione, sostituito da Bisoli dal primo minuto della ripresa, l’albanese mattatore della precedente gara non riesce e non ha tempo di imporsi anche in questa delicata gara. Come sempre buone le sue naturali doti di cambio/gioco quasi sempre effettuate dalla sinistra verso destra, non riesce ad entrare sistematicamente in gioco e a toccare tanti palloni. Occhio di riguardo per lui da parte del centrocampo e della difesa granata. Nessuna conclusione o giocata particolare per lui.

RAGUSA 5 ½ A CORRENTE ALTERNA

Clotet gli da fiducia fino al minuto 69 dove lascia il posto al subentrante Pajac. Il siciliano finora a Brescia non è riuscito a lasciare un segno indelebile e questa ennesima prestazione avvalora questa tesi. Il peso di un attacco non particolarmente presente, influisce anche sulle sue prestazioni, ma è proprio qui che l’esperienza e le qualità,mai messe in discussione, dovrebbero aver la meglio in termini di prestazione e numeri. Si intravede quando decide di puntare l’uomo guadagnando punizioni laterali preziose per la squadra. Nessuna conclusione e delle ripartenze che nulla hanno portato in termini pratici.

SPALEK 5 VAGABONDO

Lo slovacco conquista, a sorpresa, i galloni di titolare. Clotet vuole recuperare fisicamente e mentalmente tutti per affrontare al meglio l’ultimo periodo di questa stagione. Questa la spiegazione più sensata per questa iniziale scelta di interpreti di formazione. Costantemente fuori dal gioco e dalla dinamiche offensive della squadra, il numero 7 colleziona una prestazione decisamente incolore. Fermo da tempo certo, ma i numerosi errori in appoggio non lasciano sperare ad un suo recupero immediato e ad un suo contributo che possa realmente fare la differenza.

AYE’ 6 ½ SOLITARIO

Torna per lui la formula magica “un’occasione un gol”. Minuto 28simo riceve la sponda di Ragusa e con un sinistro chirurgico da giocatore di biliardo segna il suo personale ottavo gol in stagione. Per il resto tantissima generosità mista a “solitudine” contraddistingue la sua gara. Cerca di fare reparto da solo contro 4 maglie avversarie. Ogni tanto valorizza le verticalizzazioni dei compagni spondando in modo elementare verso i compagni, costantemente girato pero spalle alla porta.

PAPETTI 5 CONFUSO

Non certamente una prestazione che il ragazzo ricorderà come una delle migliori. Sia chiaro nessuno vuole metterlo alla “forca” e non è lui la motivazione per cui la squadra a una manciata di secondi dalla fine viene raggiunta in modo clamoroso dai padroni di casa. Ma se si può abbozzare ad una valutazione, il difensore che mancava da tempo in campo non entra con la giusta serenità e concentrazione, dimostrando in almeno un paio di occasioni, che potevano esserci fatali, scelte tecniche e di situazione decisamente errate e pericolose. Avrà tempo per crescere ma deve subito riscattare, sopratutto mentalmente, questa sua presenza in campo.

VAN DE LOOI 6 ½ POSITIVO

Con il numero 5 in cabina di regia è oggettivamente un altra cosa, vedi azione del secondo gol delle Rondinelle dove l’olandese da zona centrale sfrutta l’ampiezza di Pajac e con un rasoterra preciso dà il via all’azione più bella della giornata. Coscienzioso da parte di Clotet farlo rifiatare, preferendogli inizialmente Labojko, ma altrettanto importante ora rimetterlo sabato fin dal primo minuto nel cuore del centrocampo.


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BISOLI 5 ½ STANCO

Entra e rileva Ndoj dal primo minuto della ripresa e si posiziona nella consueta posizione di mezzala. Non una partita brillante per lui, pochi gli inserimenti e le trame condivise con i compagni. Non ci si aspetta da un giocatore del suo spessore e della sua esperienza una gestione della palla e degli ultimi minuti/secondi cosi ingenua.

PAJAC 6 ARMA IN PIU’

Subentra a Ragusa al minuto 69 e viene riposizionato alle spalle della punta come confermando la sua duttilità e capacità di giocare in un ruolo dove, appena arrivato a Brescia nessuno poteva immaginare di vederlo. Fatto sta che il ragazzo si sa muovere ed è bravo a farsi trovare spesso libero in fase di possesso. Bella la palla su sovrapposizione di Martella che ha consentito al laterale basso di crossare indisturbato e collezionare un ottimo assist per Mateju.

JAGIELLO 5 ½  INGENUO

Se non avesse commesso due errori consecutivi di valutazione nei minuti finali della gara, staremmo commentando un ulteriore entrata qualitativa del ragazzo di nazionalità polacca. Rileva uno spento Spalek ed entra subito nelle dinamiche tecniche della squadra. Come detto però, in un occasione dove è bravo a liberarsi e ad entrare in area non vede e non serve Pajac completamente libero sul dischetto del rigore preferendo un filtrante per Aye’ che si spegne sulle mani di Venturi. E seconda situazione ancor più grave a un minuto dalla finale non tiene il possesso verso la bandierina ma è frettoloso a voler proporre un assist. Risultato finale ripartenza granata e pareggio al minuto 95 e 30 secondi.

CLOTET 6 FURIBONDO

Saper capire e intravedere a fine partita lo stato d’animo del tecnico catalano è ancora materia di studio, per una persona monoespressiva come lui. Ma siamo pronti a scommettere che al fischio finale rabbia e delusione facevano da padrone. A lui il merito e il pregio di aver nettamente migliorato fin qui delle dinamiche , sopratutto in non possesso palla, che hanno portato punti e fiducia. Ma quella con la Reggiana per come si è sviluppata la partita è un occasione persa verso quegli acclamati playoff che potrebbero ridare il vero senso ad una stagione fin qui altalenante sotto tutti i punti di vista.

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