SI SCRIVE BOLOGNA, SI LEGGE BRESCIA

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Nella Virtus Bologna che dovrà difendere il tricolore conquistato a Giugno e cercare di arrivare in Eurolega vincendo l’Eurocup, c’è tanta brescianità. In panchina, dove il capo allenatore fa Sergio di nome e Scariolo di cognome, l’allenatore bresciano più vincente di sempre, che ha voluto un suo ex giocatore brescianissimo, Fabio Fossati, come mental coach per la squadra. Nel suo staff, gomito a gomito con Scariolo, c’è un vice che a Brescia fa rima con Basket, ossia Andrea Diana, l’allenatore che – partito da vice di Dell’Agnello in A2 nel 2011- arrivò ad un passo dalla conquista della coppa Italia portando Brescia alle semifinali playoff, risultati mai raggiunti nè prima nè dopo dalla squadra cittadina. In quegli 8 anni Diana ha avuto anche Awudu Abass, rigenerato da Brescia dopo gli anni in panchina a Milano, e c’è un altro giocatore che a Brescia è passato ed ha una storia speciale. Marco Ceron: il 25 novembre del 2018, in uno scontro di gioco fortuito, Ceron finiva in ospedale, rischiando di non poter giocare mai più. Una serie di operazioni ed una placca di titanio hanno permesso a Marco di poter tornare a calcare i parquet, ed il coach che lo aveva portato a Brescia, oggi lo ha portato con se a Bologna. Sapete chi gioca con lui ed è a lui abbracciato sorridente nella foto del raduno (ringraziamo Filippo Quarantini per la segnalazione)? Mouhammadou Jaiteh, sì il giocatore che con la maglia di Torino involontariamente aveva causato un infortunio pesantissimo a Ceron. Una storia bella, da raccontare.

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