BRESCIA IN SERIE A, UN ANNO DOPO

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È trascorso un anno esatto da quel magico pomeriggio. Era il primo Maggio del 2019 quando il Brescia di Eugenio Corini battendo l’Ascoli allo stadio Rigamonti si assicurava la promozione in Serie A!

Il gol vittoria di Daniele Dessena nella sfida con l’Ascoli

Il Brescia è così tornato nell’Olimpo del calcio italiano, il Brescia è tornato in Serie A. La cavalcata trionfale della squadra del patron Massimo Cellino si è finalmente compiuta al termine di una stagione straordinaria sotto ogni punto di vista.

Il ritorno nella massima serie dopo otto lunghi anni d’attesa premia il lavoro del patron cagliaritano il quale, in meno di due anni, è riuscito a ridare vigore e sostanza ad una piazza scottata da alcune vicende societarie, da cambi di proprietà e alcuni campionati mediocri (retrocessione sul campo compresa con ripescaggio per estromissione del Vicenza).

Una città intera scoppiò in festa al triplice fischio per un traguardo tanto grande quanto eccezionale. E’ stata la vittoria di Eugenio Corini, l’uomo giusto al momento giusta: essere profeti in patria non è mai facile a fronte della grande pressione che la piazza bresciana ha sempre dimostrato per i suoi figli. Il tecnico di Bagnolo Mella è riuscito a trasformare questa pressione in carica agonistica trasferita, partita dopo partita, ai suoi giocatori in campo.

Un Brescia condotto nel porto della massima serie dal tecnico bresciano dopo l’iniziale deriva sotto la guida di David Suazo. L’azzardo di Massimo Cellino non pagò. Bravo è stato il presidente cagliaritano ad operare il cambio in panchina in maniera tempestiva sostituendo l’inesperienza dell’allenatore honduregno a favore del pragmatismo e della grande professionalità di Corini.

E’ stata certamente la vittoria del gruppo e dei singoli. Dal capocannoniere Alfredo Donnarumma, il colpo di mercato in estate 25 gol per lui; Ernesto Torregrossa, anima e uomo in più nei momenti difficili con gol pesante arrivando e Dimitri Bisoli, il calciatore dai gol all’ultimo minuti. E come non citare i vari Cistana, Romagnoli, Sabelli, Tremolada dei colpi al mercato di gennaio Dessena e Martella.

Il Brescia festeggia la promozione sotto la curva

E’ stato ovviamente il successo di Sandro Tonali con il baby classe 2000 a mettere in bacheca il suo primo titolo centrando da titolare nell’anno della sua prima convocazione in Nazionale Maggiore.

Molteplici sono stati i momenti chiave di una stagione perfetta: detto del cambio in panchina nella mente del popolo bresciano in festa sono impresse alcune immagini di partite già divenute leggenda come il derby d’andata con l’Hellas Verona. Da non dimenticare l’ormai famigerata “zona Brescia” con gol all’ultimo respiro: la rete di Gastaldello all’andata con il Lecce, le perle di Bisoli con Ascoli e Cosenza. Un connubio d’emozioni difficili da cancellare dalla mente, sempre e per sempre questo film rimarrà nella memoria dei bresciani

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