CELLNO E LOTITO: QUANDO IL CALCIO VALE PIU’ DELL’EMERGENZA

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Sono in tanti a condannare l’operato e i pensieri di Massimo Cellino e Claudio Lotito. I due presidenti sono in prima linea per tornare a giocare, per tornare ad allenarsi ignari (forse) della realtà che li circonda. Come scrive la “Gazzetta dello Sport” i due presidenti stanno facendo fronte comune per una immediata ripresa. Domani si saprà anche se prevale il gioco del “riprendiamo tutti insieme al 3 di aprile” come indicato dalla Federazione dei medici sportivi.

Scrive la “Gazzetta”: Brescia è nell’inferno del virus, la gente muore perché non riesce più a respirare, maledizione, e lui sta offrendo un ravvedimento operoso. Come si dice quando ti autodenunci per non aver pagato una multa: ha capito d’aver sbagliato a licenziare Grosso e Corini. Il loro staff era così bravo che ne he bisogno di nuovo, subito, per impostare la strategia della salvezza. Una «riunione programmatica» che non poteva essere fatta in video, a rischio di essere intercettata da hacker russi.

Come quei furbi che ora vanno in strada manco fosse agosto e si parcheggia facile… Non hanno capito il danno che stanno facendo”.

Ecco, la pensiamo così anche noi nella speranza che prevalga il buonsenso agli affari economici pur capendo (solo in parte) le attenuanti di un business come il calcio che fa circolare milioni.

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