COSTA: “STOP AL BASKET? DECISIONE INEVITABILE”

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Dario Costa, giornalista di Brescia e collaboratore di Ultimo Uomo, FIBA Basketball e Rivista ufficiale NBA, è intervenuto ai nostri microfoni riguardo i temi legati al basket italiano, alla cancellazione del campionato e alla situazione in NBA. Queste le sue parole:

Qual’è il tuo punto di vista sulle decisioni prese dalla Lega Basket e sull’annullamento della stagione?

Credo fosse una decisione purtroppo inevitabile, mi sembra che non ci siano le condizioni di giocare proprio per via di un’impossibilità di prevedere come evolverà la situazione tra un mese o due. È stata una decisione sotto tutti i punti di vista logica“.

La sostenibilità economica del basket italiano ne risentirà inevitabilmente, si sarebbe potuto studiare qualcosa per poter disputare anche solo i playoff?

I problemi economici del nostro basket non nascono con la pandemia. Questa situazione aggraverà inevitabilmente le condizioni economiche dei club per il prossimo anno, ci sono 4/5 squadre che hanno una certa sostenibilità, per il resto, a tutti i livelli sicuramente ci saranno delle “turbolenze” non da poco”.

E l’NBA?

“Il paragone con l’NBA è uno di quelli a cui ormai siamo abituati, ma non solo per il basket, io prenderei in considerazione tutti i nostri sport vista la vastità economica della pallacanestro americana. Hanno un’attitudine sviluppata a cercare delle soluzione anche a problemi così gravi, io non sono però così sicuro che l’NBA tornerà in campo. È difficile poter fare delle previsioni ora, anche il Commisioner Adam Silver ha detto che almeno fino a maggio non verrà presa alcuna decisione. Il loro piano sarebbe comunque quello di terminare la stagione tra luglio e settembre, questo andrà inevitabilmente a ritoccare la stagione che segue”.

C’è una piccola realtà che sta nascendo oltreoceano tutta made in Italy, si tratta di Nico Mannion. Che aspettative hai sul talento che si è appena candidato ai Draft per il prossimo anno?

“È sicuramente uno dei profili più interessanti del prossimo Draft, ci sono un po’ di dubbi da parte degli addetti ai lavori più che altro sulla sua adattabilità dal punto di vista fisico e atletico ad un livello come l’NBA. Non c’è dubbio però che il ragazzo a pallacanestro ci sappia giocare e abbia anche la necessaria personalità per poterlo fare ad alto livello. Questi sono senz’altro i suoi punti a favore, quelli a sfavore oltre all’aspetto atletico, sono legati al fatto che nel ruolo in cui gioca c’è un concentrato di talenti sia in NBA che nel Draft che sicuramente non lo favoriscono. In ogni caso il ragazzo in NBA ci andrà, faremo il tifo per lui”.

Troverà Belinelli, Melli e Gallinari, quest’ultimo tra l’altro stava disputando una stagione di altissimo livello con i Thunder. Melli alla sua prima in NBA stava facendo bene con Indiana, così come ha anche detto Zion Williamson, è un peccato non trovi?

Sicuramente, è chiaro che perdere una stagione soprattutto per giocatori molto vicini alla fine della loro carriera vuol dire perdere moltissimo. Gallinari va per i 32 ad agosto, è la sua dodicesima stagione in NBA, il chilometraggio è importante. Oltretutto essendo in scadenza con i Thunder, avesse avuto l’opportunità di giocare e qualificarsi ai playoff continuando a giocare in questo modo, si sarebbe presentato sul mercato sotto altre luci”.

Intervista di Alfredo Novello

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