BRESCIA: NINKOVIC E PANDOLFI? IL VERO RIMPIANTO È LUCCA
10 gol in 21 presenze in Serie C: Lorenzo Lucca è il volto in copertina del Palermo che tenta la scalata per far ritorno nel calcio dei grandi. Il bomber di Moncalieri, soprannominato “Lucca-Toni” per i suoi 200 cm d’altezza, sta attirando su di sè numerose squadre della massima serie. Juventus, Sassuolo e Genoa seguono con interesse la crescita esponenziale dell’ex attaccante della Primavera del Brescia.
Già, perchè incredibile ma vero, il bomber rosanero è stato due stagioni fa il punto di riferimento dell’attacco delle baby rondinelle. Nell’annata calcistica 2018/2019 il duo Francesco Marroccu e Christian Botturi presero in prestito con diritto di riscatto dal Torino la giovane promessa. Una scelta azzeccata visti i numeri di Lorenzo Lucca con la maglia biancazzurra: 19 gol tra campionato e coppa Primavera in 16 partite. Un bottino che non valse al giovane attaccante l’esordio tra i professionisti.
Nell’estate del 2019 il Brescia, abbastanza clamorosamente (visti i numeri) non esercitò il diritto di riscatto riconsegnando al Torino l’attaccante capace di segnare 2 gol in 8 partite prima di essere ceduto nel mercato di gennaio al Palermo in Serie D. Nella sua prima mezza stagione con i rosanero Lucca giocò molto poco, solo 3 presenze, ma facendo intravedere doti da grande attaccante.
Confermato dopo la promozione in Serie C in Sicilia, il duo degli ex dirigenti del Brescia composto da Rinaldo Sagramola e Renzo Castagnini gli affidarono le chiavi dell’attacco della squadra. E Lorenzo Lucca sta ripagando la fiducia con gli interessi a suon di gol e ottime prestazioni. Lucca segna in tutti i modi: di testa, da rapinatore d’area e perfino su calcio piazzato.
Lorenzo Lucca è dunque il vero rimpianto del Brescia specialmente alla luce dei casi Ninkovic e Pandolfi e con un Fridjonnson che ancora non è sbocciato. La società di via Solferino aveva tra le mani il successore di Torregrossa (per stazza fisica, modalità di gioco) ma per fretta si è fatto scappare l’occasione e ora si mangia le mani
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