FALLIMENTO PARMA: GHIRARDI SALDA LA PARTE SPETTANTE AI CREDITORI

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Un altro capitolo del fallimento del Parma riporta alla ribalta Tommaso Ghirardi. L’ex presidente del club gialloblù ha deciso di chiudere ogni propria eventuale pendenza economica verso il Parma FC, con il pagamento di una cifra ritenuta congrua dal fallimento. Lo ha fatto di sua spontanea volontà come riporta il sito Sporteconomy.it

“Questa scelta è stata presa nonostante tutti i Tribunali sinora investiti della questione si siano pronunciati in senso favorevole all’ex Presidente, ed è motivata dal desiderio di Tommaso Ghirardi di chiudere definitivamente una vicenda non positiva anche sotto il profilo personale, con la consapevolezza, non solo di non aver mai sottratto un euro al Parma FC, ma di aver sempre rispettato tutti gli impegni presi e di aver pagato, come in questo caso, anche oltre le proprie responsabilità“.

La procedura di fallimento del Parma FC è iniziato nel 2016, quando era stato chiesto nei confronti di 17 ex componenti del Cda un sequestro da 60 milioni di euro, pari al danno che i curatori lamentavano inizialmente nel proprio ricorso.

Il fallimento sosteneva che il bilancio del Parma FC al 30 giugno 2013 fosse non veritiero e fosse stato redatto in maniera tale da occultare perdite che avrebbero altrimenti evidenziato la perdita di continuità aziendale necessità di ricapitalizzare o liquidare la società.

Per Tommaso Ghirardi si chiude un’altra pagina della difficile telenovela vissuta con il Parma. Per l’ex presidente si vocifera di un ritorno nel mondo del calcio, qualcuno ipotizza al posto di Massimo Cellino in futuro al comando del Brescia Calcio.

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