ULTRAS A TORBOLE: STRISCIONI E CONFRONTO CON LA SQUADRA

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Clima teso nel pomeriggio di ieri al centro sportivo di Torbole Casaglia dove una trentina di tifosi del gruppo Curva Nord Brescia si sono fatti sentire con cori, striscioni e un confronto con alcuni membri della squadra. Bersaglio della critica il presidente Massimo Cellino e alcuni componenti della rosa biancoazzurra fermati dopo l’allenamento per un confronto dai toni accesi.

“Cellino basta colpi di testa ed esternazioni. C’è bisogno di serietà e unità d’intenti per traguardi vittoriosi”. Questo lo striscione riguardante il presidente Cellino. E’ la prima volta che il numero uno del club di via Solferino viene preso di mira durante una contestazione dal gruppo Curva Nord Brescia.

Il secondo striscione è stato invece rivolto ai giocatori. Messaggio inequivocabile: “Ci avete rotto il cazzo con i vostri mal di pancia. Dovete sputare sangue per l’onore della nostra maglia”. L’obiettivo mirato dello striscione era colpire nel segno quei giocatori desiderosi di cambiare casacca (Torregrossa e Sabelli) durante il mercato ma rimasti solo per volontà di Cellino.

Al termine dell’allenamento gli ultras hanno poi aspettato i giocatori all’uscita fermandoli per un confronto diretto. I primi ad essere fermati sono stati Zmrhal e Spalek mentre Van De Looi, Lobojko, Ghezzi e Ayè sono stati fatti passare.

Come riporta il Bresciaoggi i toni si sono fatti accesi quando ad essere fermati sono stati Ernesto Torregrossa e Stefano Sabelli. Il clima, già teso, si è surriscaldato ulteriormente. Ma fortunatamente ha prevalso il buonsenso grazie anche all’arrivo di capitan Dimitri Bisoli e Alfredo Donnarumma. Al confronto non ha preso parte il neo tecnico Diego Lopez.

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