UN “GROSSO” IN BOCCA AL LUPO MISTER

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Fabio Grosso è ufficialmente il nuovo allenatore del Brescia. Succede ad Eugenio Corini, il ragazzo di Bagnolo Mella, il tecnico che più di chiunque altro nel presente e nel recente passato ha incarnato lo spirito bresciano e dimostrato attaccamento alla maglia. Fabio Grosso arriva alla corte di Massimo Cellino chiamato a risollevare le sorti di una squadra viva ma contornata di problemi e carente di punti in classifica. Di lui ci si ricorda soprattutto le imprese da giocatore, le notti magiche di Germania 2006 e dei due gol (in semifinale contro i padroni di casa e in finale con il rigore decisivo con la Francia) valsi all’Italia di Lippi il titolo di Campioni del Mondo. Il mondiale di Fabio Grosso con il Brescia avrà il sapore della salvezza. Obiettivo raggiungibile con la fame di successo, la tenacia d’emergere e la volontà di calarsi nella parte del timoniere di un popolo, non solo una squadra, affamato di grande calcio. Succedere a Eugenio Corini non sarà facile. Entrare nel cuore della gente abituata all’eleganza e alle gesta sportive del “Genio” nemmeno. Per Fabio Grosso parleranno i risultati, quelli maturati sul campo non le sentenze già emesse dalla giuria popolare solo sulla base del suo curriculum. Certo, quello vale eccome e tante volte manifesta le difficoltà o i pregi di un tecnico. Ma il calcio è bello anche per essere quello sport dove i tabù si possono sfatare cambiando la storia propria e quella della società per cui si lavora. Fabio Grosso è stato voluto e chiamato da Massimo Cellino, un presidente che conosce e mastica di calcio da oltre trent’anni. E’ lui l’uomo che ha reso possibile il ritorno in Serie A scacciando i cattivi pensieri di un fallimento. E’ lui ad aver costruito un centro sportivo di proprietà atteso da vent’anni ed è sempre lui ad aver messo mano al portafoglio per rendere agibile ed efficace l’obsoleto Rigamonti. Allora perché non credere nella scelta anche stavolta? Fabio Grosso si è presentato consapevole di ciò che lo attende: “Sono orgoglioso d’intraprendere questa nuova avventura -le sue prime parole ufficiali-. Per me è una grande occasione da sfruttare al massimo: abbiamo tutti un obiettivo, quello di conseguire con qualunque mezzo la salvezza in campionato”. Il compito di Fabio Grosso non sarà solo quello di raggiungere i migliori risultati possibili sul campo. L’altra missione verterà sulla crescita dei giocatori giovani in rosa. Uno su tutti Sandro Tonali: “Un vero talento, il nostro fiore all’occhiello” lo ha definito il pescarese. E poi Mario Balotelli al centro di molte polemiche dopo il gesto di Verona. “Conosco Mario dai tempi dell’Inter -ha sentenziato Grosso-. E’ un bravissimo ragazzo. Nella mia testa come idea di squadra è il gruppo a fare la differenza ma avere calciatori forti come lui di certo aiuterà”.  Il primo esame sabato con il Torino, poi la Roma ed il derby con l’Atalanta. La storia è iniziata, ed allora un “Grosso” in bocca al lupo mister….ne abbiamo tutti bisogno.

Fabio Pettenò

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