BRESCIA, TRA SMART WORKING E TESTA A TORBOLE

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Continua il periodo di lavoro individualizzato dei calciatori del Brescia. Molti giocatori si stanno mantenendo in forma al chiuso delle proprie abitazioni. Il monitoraggio da parte di Diego Lopez e del suo staff tecnico è costante e quotidiano. I giocatori comunicato inoltre con lo staff medico specificando quelle che sono le proprie condizioni fisiche in questa emergenza da coronavirus.

Le attività sportive indoor dei giocatori biancoazzurri sono facilmente visibili attraverso i profili social dei calciatori stessi. Tra i più attivi a far vedere il lavoro svolto ci sono Enrico Alfonso (personal trainer mancato) e Mario Balotelli. Anche altri hanno postato video come Ales Mateju impegnato un una serie di flessioni o Florian Ayè ad aver fatto vedere lo spazio (minimo) di lavoro creatosi in giardino.

C’è anche qui, tenendo fede e conto delle disposizioni ministeriali imposte in questo periodo di quarantena obbligatoria, si reca al centro Sportivo di Torbole Casaglia. L’idea è quella di fa svolgere dei test specifici ed esercizi individuali ai giocatori. Non ne ha fatto mistero Massimo Cellino nella sua intervista alla Gazzetta dello Sport. Il tutto, spesso, alla presenza e supervisione del direttore sportivo Stefano Cordone.

Allenamenti individualizzati che proseguiranno fino al 13 aprile, giorno della scadenza del decreto ministeriale. Cosa accadrà poi è tutto da capire e comprendere. Per il momento il Brescia prosegue in questo lavoro a metà tra lo smart working e allenamenti individualizzati a Torbole Casaglia.

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