BRESCIA, CELLINO VUOLE VENDERE? PRIMA LA SERIE B

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IL PRESIDENTE VUOLE DARE UN VALORE MAGGIORITARIO AL CLUB, DA QUI LA BATTAGLIA PER LA RIAMMISSIONE

Dall’esterno del Tribunale di Brescia Massimo Cellino sgancia l’ennesima bomba. Il presidente del Brescia Calcio ha addensato nubi nere sul futuro della sua conduzione al comando del club di via Solferino. “Il futuro del Brescia non mi appartiene più!”. Una frase sibillina, buttata nella mischia di una dialettica contraddistinta da un evidente stato di nervosismo celato dietro ad occhiali scuri a coprire gli occhi e poca voglia di parlare. Accompagnato dal proprio legale Massimo Cellino si era presentato ieri mattina in aula a Brescia al Tribunale del Riesame per discutere del dissequestro di beni personali per circa un milione di euro. Nel vincente ricorso in Cassazione il patron del Brescia si era visto restituire 58 dei 59 milioni congelati undici mesi fa su richiesta del pm Erica Battaglia. All’appello mancava un milione, da qui la richiesta per ottenere l’intero importo dissequestrato il 26 gennaio scorso. Nella sua prima uscita pubblica dopo la dolorosa retrocessione in Serie C il presidente del Brescia ha toccato, seppur in maniera marginale e con il solito fare apparentemente disinteressato, alcuni argomenti caldi. “Di tribunali mi interessano solo questi, non gli altri” chiaro riferimento alla querelle con la Reggina e l’attesa del verdetto della Covisoc di venerdì. “La riammissione in Serie B? Dovete chiedere ad altri a che punto stiamo (riferimento al direttore generale Luigi Micheli) -il pensiero di Cellino-. Brescia ha tutto per essere una squadra da Serie A mentre alcune squadre non hanno nemmeno i palloni. Non dovremmo nemmeno essere in Serie B”. Sulle note contestazioni verso altri club evidenziando inadempienze di carattere economico e legale Cellino sentenzia: “Le mie contestazioni sono a prescindere dalla situazioni di classifica: in Italia si spendono i soldi per i procuratori, per le infrastrutture. Io sono il tonto che ha speso denaro per lo stadio e il centro sportivo”. A chiudere la breve conversazione con i giornalisti quella frase a far tornare a galla l’ipotesi di cessione del club. Nelle scorse settimane Cellino avrebbe aperto la strada ad un possibile passaggio di mano affidando gli incarichi e la valorizzare di controllo della società calcistica agli advisor di Pirola Corporate Finance. Il teaser, vale a dire la documentazione con dati sensibili del club e il centro sportivo di Torbole Casaglia sarebbe stato inviato ad investitori italiani ed esteri, tra i quali alcuni americani. Chiaramente il valore del club varierebbe, e di molto, tra la partecipazione alla prossima Serie C oppure alla Serie B. Per tale ragione Cellino spinge per una riammissione in cadetteria facendo leva sui regolamenti calpestati da alcuni club avversari. Riconquistata la serie cadetta il numero uno di via Solferino sarebbe pronto a farsi da parte lasciando il Brescia nella serie in cui lo aveva acquistato il 4 agosto del 2017.

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