BRESCIA: ECCO IL PROTOCOLLO INDIVIDUALE DI BALOTELLI

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Mino Raiola attacca, il Brescia si difende. Storia di questi giorni con la controffensiva dell’entourage dell’attaccante a scagliarsi contro la società del patron Massimo Cellino per la gestione del giocatore.

Dopo le gravi accuse mosse a mezzo stampa da Mino Raiola secondo cui il Brescia non avrebbe fatto svolgere al proprio assistito il secondo tampone utile per potersi allenare è arrivata la replica non ufficiale del Brescia. Il club biancoazzurro ha parlato di sdegno nell’apprendere a mezzo stampa tali mendaci dichiarazioni, spiegabili come un vano tentativo di mettere in difficoltà il Club, in un momento di estrema delicatezza in cui tutti quanti stanno facendo il massimo sforzo per permettere ai giocatori di allenarsi in piena sicurezza.

Di vero c’è il protocollo individuale al quale Mario Balotelli è sottoposto: entrata separata dal resto della squadra, allenamenti in solitaria e il mancato utilizzo degli spogliatoi. Seguendo le direttive del protocollo sanitario imposte per il club e allenamenti collettivi il Brescia avrebbe tutto il diritto di non far svolgere al giocatore i tamponi come al resto della squadra (ogni 4 giorni). Questo potrebbe avvenire solo in caso di reinserimento in gruppo, ad oggi ipotesi quantomai remota.

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