SERIE C: IL MIRACOLO PRO SESTO TARGATO BOTTURI

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L’EX DIESSE DEL BRESCIA IN VETTA AL GIRONE A DI SERIE C CON BUDGET RISICATO E TANTE SCOMMESSE

A Brescia tutti lo ricordano per la sua grande emotività nello svolgere il ruolo di direttore sportivo e responsabile del Settore Giovanile. Nei suoi quattro anni e mezzo nel mondo Brescia Calcio Christian Botturi ha dimostrato di avere più che mai a cuore le sorti della squadra della propria città. Un’amore viscerale per il Brescia e la sua piazza, per i tifosi e la sua gente. Sempre a disposizione, mai una parola fuori posto nemmeno quando è stato trattato come tappabuchi, Botturi ha vissuto intensamente la sua esperienza nel club di via Solferino riuscendo l’addove tutti avevano fallito: ricostruire un Settore Giovanile improntato sulla brescianità con numerose affiliazioni sul territorio.

Un’amore e un rapporto interrotto bruscamente proprio sul più bello, quando era in serbo per lui e per il Brescia il salto di qualità. Massimo Cellino, mal consigliato da Francesco Marroccu, troppo facilmente ha dato il benservito ad un professionista che ora si sta prendendo la sua personale rivincita guidando la Pro Sesto alla vetta del girone A di Serie C, al fianco della Feralpisalò.

L’addio burrascoso e prematuro aveva lasciato il segno nell’animo di Botturi. La mente svuotata e la fatica a ricominciare potevano diventare un boomerang. Ed invece, grazie alla straordinaria forza di volontà il direttore bresciano si è rialzato scegliendo il progetto Pro Sesto: budget risicato, giovani talenti da lanciare ed il mister più acerbo in assoluto del panorama professionistico.

Botturi ha portato a Sesto San Giovanni tutta la propria esperienza e quell’entusiasmo travolgente ad averlo sempre accompagnato sin dai suoi esordi come allenatore delle giovanili del Uso Botticino. Le esperienze con Montichiari, Mantova, Inter e Brescia lo hanno formato e forgiato, nel carattere e nello spirito.

Alla Pro Sesto Botturi ci ha messo poche ore ad entrare nel cuore di dirigenza, tifosi e giocatori. La costruzione della squadra a budget ridottissimo ora prima in classifica è la cartina tornasole delle capacità di un dirigente troppo prematuramente scartato per far spazio a mani meno esperte con conseguenze e ricadute sulla gestione sportiva e risultati delle giovanili biancazzurre. A Sesto San Giovanni Christian Botturi ha trovato la sua Eldorado: una società a sua immagine e somiglianza, ambiziosa e ben strutturata, a misura d’uomo con grande voglia di emergere. I risultati gli stanno dando ragione e il nome di Botturi inizia a circolare negli ambienti che contano…con qualche rammarico dalle parti di Via Solferino.

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